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Quando
30 Gennaio 2024
18.00 - 20.00
Dove
Milano
Superstudio Più | Lounge - Via Tortona, 27

Un atto di generosità per la cultura

Il bello che genera il bene


Designer’s Dream è un’iniziativa, ideata da Gisella Borioli, che prende vita grazie alla generosa donazione dell’intera collezione di sculture originali di SLIDE Art. Un tributo sentito a Giò Colonna Romano, fondatore dell’azienda di design SLIDE e grande amante dell’arte, recentemente scomparso.

Le opere saranno messe all’asta da Christie’s, senza alcuna applicazione di commissione alle vendite, e l’intero ricavato verrà devoluto a MuseoCity, associazione che lavora per il supporto e la valorizzazione del patrimonio museale milanese e nazionale.

Le sculture di chi sa sognare in grande


Questa collezione realizza il sogno segreto di famosi designer: progettare senza limiti funzionali e commerciali lasciando spazio alla fantasia. Durante la 54a Biennale di Venezia del 2011, la collettiva Slide Art – Sign Off Design è stata presentata per la prima volta nel chiostro della SS.ma Trinità. E da lì ha continuato a crescere, in collaborazione con architetti affermati ed emergenti. Le opere, volute e curate personalmente da Giò Colonna Romano, parlano della libertà che l’arte regala.

OPERE


Marco Acerbis

Marco Acerbis
Vincitore del Good Design Award Chicago Athenaeum, due volte del Red Dot Design Award, della Menzione d’Onore al XXI° Compasso d’Oro, finalista al Premio Fondazione Renzo Piano “Young Talent Architect”, del premio Sostenibilità Ambientale e Sociale per il comune promosso da Saint- Gobain Italia e Ancitel Energia e Ambiente, dell'Archiproducts Design Awards 2021... Basterebbero i numerosi importanti premi internazionali per definire Marco Acerbis, architetto bergamasco che si è formato e affermato tra Milano e Londra dove ha collaborato con lo studio Foster+Partners e costruito edifici iconici. Affascinato dalla progettazione senza limiti di scala, esplora, con un costante intreccio di competenze intuizioni e tecnologie, innumerevoli temi, dal design di oggetti all’architettura ecosostenibile e alla grafica. L'arte è una ennesima sfida, unendosi agli artisti-designer di Slide Art e pensando a Dubai.

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Dubai Dream
Oggi tutte le città in forte sviluppo costruiscono grattacieli sempre più alti. Questa scultura, ispirata alle bolle di vapore acqueo che elegantemente si sollevano nell'aria e alle molecole che costituiscono ogni cosa in natura, vuole riflettere sull'equilibrio tra ciò che l'uomo è in grado di fare e ciò che la natura ha piacere di accettare. Essendo l'uomo parte della natura... o non più?

Daniele Basso

Daniele Basso

Nato nel 1975 a Moncalieri (TO), è un artista italiano noto per i lavori in metallo lucidato a specchio. Opere che inducono una maggiore coscienza di noi stessi nella ricerca della nostra identità. Specchiarsi è un gesto innato e ancestrale, a cavallo tra privato e pubblico, di autocoscienza, che ha dato origine alla società. Metafora dal forte valore comunicativo, che ispira e rende tutti protagonisti dell'opera e del suo messaggio.
Ha partecipato a tre edizioni della Biennale d'Arte di Venezia, con mostre e opere in diverse parti del mondo, tra cui Carrousel du Louvre (Parigi), Università del Seraphicum (Vaticano), GNAM (Roma), Expo 2015 (Milano), World of Coca Cola (Atlanta), Officine della Scrittura (Torino), Museo del Parco (Portofino), Shoah Memorial (Milano) e in gallerie a New York, Dubai, San Pietroburgo, Tel Aviv, Monte- Carlo, Lugano, Milano, Torino e Bologna. Nel 2019 la collaborazione con Laura Tartarelli Contemporary Art Gallery di Pietrasanta e Gabriel Art On Stage al Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli, regia Luca Tommassini.


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Kryste
I cristalli sono il tramite tra divinità ed essenza dell’uomo, luce fattasi materia, raffigurano l’universo e ci guidano. Geologicamente e chimicamente puri e perfetti, sono preziosi: stupiscono e affascinano.
Kryste è la mia Pietra Guida. Spigolosa, apparentemente inattaccabile, ma plasmata dalle esperienze, protegge e custodisce come uno scrigno ciò che di più prezioso e luminoso abbiamo in vita: la nostra anima. Ed attraverso lo specchio entriamo in contatto con noi stessi.

Ditzler

Hans Peter Ditzler
Pittore, scultore, designer, Hans Peter Ditzler nasce nel 1943 a Basilea in Svizzera. Inizia la sua formazione come grafico nello studio di Donald Brun e prosegue con lo studio della pittura presso Gewerbeschule. Dopo la formazione migra per la prima volta in Italia, dove incontra i grandi maestri come Pomodoro, Cascella, Moore, Noguchi. Al suo ritorno in Svizzera lavora come grafico alla GGK. Nel frattempo realizza incarichi privati per quadri, sculture, bronzi, design e architetture d'interni. Sperimenta il teatro. Intraprende numerosi viaggi nel vicino e lontano oriente.
Personaggio irrequieto ed eclettico poi frequenta la Scuola per Educatori di Basilea dove completa la sua formazione pedagogica. Svolge l’attività di Pedagogo presso l’Ente Assistenziale giovanile di Basilea occupandosi di iniziative culturali e per il tempo libero. Nel 1990 ricomincia una nuova vita in Toscana dove riporta agli originari splendori una villa Settecentesca e riprende con nuovi slanci l’attività creativa. Le sue sculture sono nelle piazze di molte città, una è nella collezione SLIDE ART.


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Re Solitario
Re Solitario è una delle prime figure della serie “manifestazioni archetipiche e mitologiche”. Con la sua forma elegante e ricercata richiama un ideogramma orientale o forse un ghirigoro infantile, traccia della sua esperienza di pedagogo.

Guerriero

Alessandro Guerriero
È il famoso e geniale architetto che nel 1976 ha fondato “Alchimia”, il gruppo di designer che diede faccia e idee alla post-avanguardia italiana. Parla con un vocabolario tutto suo, un vocabolario in cui l’aggettivo da mettere di fianco alla parola “Design” è “Romantico” (ha chiamato così, la teoria con cui guarda al suo mestiere). Si cimenta in terreni sconosciuti, rompe le regole, spazia da sofisticati quanto imprevedibili arredi-giocattolo a progetti provocatori che utilizzano materiali poverissimi, sempre lasciando il segno. I lavori di Guerriero sono ovunque – dal Museo d’Arte Moderna di Tokyo, al Metropolitan Museum di New York – ma il suo sguardo caleidoscopico si è posato anche sugli spazi meno ortodossi per l’architettura e il design.
Ha reinventato giornali, concerti e teatri, carceri (con la Cooperativa del Granserraglio, composta da detenuti in semilibertà), scuole (fondando, nel 1987, la Domus Academy e poi, nel 1995, il Futurarium di Ravenna, laboratorio didattico dove imparare la “dissolvenza delle discipline”) e poi ancora Naba nel 2000. Nel 1982 gli è stato assegnato Il Compasso d’Oro. Nel 2012 ha fondato con Mendini e Dalisi la non-scuola gratuita Tam Tam. Sempre impegnato nel sociale, si muove tra arte design formazione industria.

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Dal 150°
Questo "grande oggetto", questa pseudo-scultura è pensata non in funzione del suo uso, ma come esempio adatto a indicare un possibile modo di addentrarsi verso una nuova problematica estetica di un futuro prossimo.

Lucchini

Flavio Lucchini
Art-director che dal 1960 ha creato le più importanti riviste di moda italiane rivoluzionando grafica e contenuti, imprenditore visionario che ha inventato il gruppo Superstudio con i suoi grandi hub a Milano dedicati alla creatività e alla innovazione, intellettuale che ha influito sull'estetica dei nostri tempi e mentore di importanti creativi grandi stilisti e fotografi leggendari, ma soprattutto raffinato artista che riflette sulla evoluzione della società attraverso i cambiamenti della moda e sui messaggi che sa trasmettere. Dall'Alta Moda ai Burqa sotto le sue mani l'abito femminile svela il fascino, l'ironia, la provocazione, il dramma, la speranza che un vestito può celare e raccontare con un linguaggio universale comprensibile a tutti. Dal 1990 Lucchini si è dedicato completamente alla ricerca artistica che nasce dalla consapevolezza della bellezza, ha sperimentato stili e materiali, realizzando oltre 600 opere tra grandi sculture, dipinti, altorilievi, digital painting, disegni, libri, oggi visibili nel museo personale FLA FlavioLucchiniArt Museum, a Milano.
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Myflower
Dalla collaborazione tra Flavio Lucchini e Slide nasce MyFlower: il tratto distintivo delle sue opere si trasferisce in un oggetto-scultura nei colori brillanti amati dall'artista.
Nella versione industriale MyFlower diventa design e si può accostare ad altri creando dalla continuità un divisorio-art lungo quanto si desidera

Mendini

Alessandro Mendini
Alessandro Mendini è stato architetto, designer, pittore, giornalista, critico e teorico italiano di architettura e design, fondatore di teorie e concetti che riguardano il design postmoderno, il design banale e il re-design. Protagonista di molti eventi culturali dell’Italia degli anni Settanta, ha fondato e aderito a movimenti e gruppi di ricerca quali Global Tools (nel 1973) e Alchimia (nel 1979). Fondatore e Direttore di alcuni magazine di design (Modo 1977 – 1979 e Ollo dal 1988), ha diretto anche due importanti riviste italiane di architettura (Casabella 1970 – 1976 e Domus 1979 -1985). Nel 1989, insieme al fratello Francesco, fonda Atelier Mendini a Milano: uno studio che progetta oggetti, mobili, installazioni, interior, pitture, architetture, collabora con compagnie internazionali ed è consulente di varie industrie in Europa e nell'Estremo Oriente. Numerosi gli scritti come numerosi i premi e i riconoscimenti. Chevalier des Arts et des Lettres in Francia, ha ricevuto il Compasso d'oro alla Carriera, l'onorificenza dell'Architectural League (New York, 1983), il The European Prize for Architecture nel 2014 e, tra le altre, la Laurea Honoris Causa al Politecnico di Milano. Un intellettuale. Un artista-pioniere che ha saputo portare avanti negli anni un messaggio dirompente di innovazione e ironia, sia nel mondo industriale che nell’artigianato e nell’autoproduzione: in una parola un Maestro del design italiano.

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Four
Un obelisco astratto come una presenza mistica che lancia un messaggio di pace e di bellezza. L'unica opera della collezione Slide Art di dimensioni contenute, adatta a trovare luogo in un appartamento o in un salotto.

Mendini 2

Alessandro Mendini
Alessandro Mendini è stato architetto, designer, pittore, giornalista, critico e teorico italiano di architettura e design, fondatore di teorie e concetti che riguardano il design postmoderno, il design banale e il re-design. Protagonista di molti eventi culturali dell’Italia degli anni Settanta, ha fondato e aderito a movimenti e gruppi di ricerca quali Global Tools (nel 1973) e Alchimia (nel 1979). Fondatore e Direttore di alcuni magazine di design (Modo 1977 – 1979 e Ollo dal 1988), ha diretto anche due importanti riviste italiane di architettura (Casabella 1970 – 1976 e Domus 1979 -1985). Nel 1989, insieme al fratello Francesco, fonda Atelier Mendini a Milano: uno studio che progetta oggetti, mobili, installazioni, interior, pitture, architetture, collabora con compagnie internazionali ed è consulente di varie industrie in Europa e nell'Estremo Oriente. Numerosi gli scritti come numerosi i premi e i riconoscimenti. Chevalier des Arts et des Lettres in Francia, ha ricevuto il Compasso d'oro alla Carriera, l'onorificenza dell'Architectural League (New York, 1983), il The European Prize for Architecture nel 2014 e, tra le altre, la Laurea Honoris Causa al Politecnico di Milano. Un intellettuale. Un artista-pioniere che ha saputo portare avanti negli anni un messaggio dirompente di innovazione e ironia, sia nel mondo industriale che nell’artigianato e nell’autoproduzione: in una parola un Maestro del design italiano.
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Here e There
Here & There. Queste due grandi sculture presentano due segni astratti come fossero personaggi collocati in spazi metafisici. Per l'architetto-artista Mendini la loro presenza in un luogo vuole creare tensioni positive. Sculture non adatte all’esposizione in esterno.

Mecika

Alex Mocika

L'incontro con il Maestro Alessandro Mendini è stato fondamentale per la vita e la carriera di Alex Mocika.
Nato a Bruxelles nel 1961, si è laureato in interior design al Gerrit Rietveld Academie ad Amsterdam, nel 1988 e lo stesso anno ha iniziato la sua carriera lavorativa a Milano, presso lo studio di design di Alessandro e Francesco Mendini. Oggi Alex collabora ancora con l’Atelier Mendini, affiancando la sua pratica pittorica e l’elaborazione di progetti indipendenti di design. Nel 2021 Alex ha partecipato alla mostra In the Garden of Eden, nata da un’idea di Antonio Colombo e curata da Stefano Casciani con la collaborazione di Elisa e Fulvia Mendini. Raccoglie a sua volta le opere di alcuni autori che hanno accompagnato Mendini in progetti piccoli e grandi. Si forma così simbolicamente ancora un nuovissimo gruppo, a rappresentare la varietà e l’originalità di idee e atteggiamenti individuali che Mendini ha saputo spesso scoprire e diffondere. Un paesaggio intellettuale, culturale e fisico di autori che sono una presenza importante nel panorama artistico e progettuale, italiano e internazionale.
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Backpack Jack
Una scultura po’ sentinella, un po’ giramondo, immobile o in movimento non importa! Quello che conta davvero è cercare di tenere i piedi per terra e quando possibile...la testa tra le nuvole.

Park

Eun Sun Park

È nato nel 1965 a Mokpo in Corea del Sud. La scoperta della pittura arriva molto presto nella vita dell’artista. L’importanza dedicata alle forme e alla materia lo avvicina però allo studio della scultura. Nel 1993 si trasferisce a Pietrasanta (LU), dove prosegue gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Le prime mostre personali si tengono a Firenze nel 1995, a Monaco di Baviera nel 1996 e a Seoul nel 1997. La scultura di Park si sviluppa nel concetto di spazio espresso dalle culture orientali per mezzo dell’abrasione della superficie dove convivono spaccature, squarci e tagli che simboleggiano l’apertura dell’interiorità umana e, nel contempo, la distruzione totale della materia. Le sue opere sono strutture lineari e globulari, forme, sfere, cubi e colonne prive di funzionalità portante, ma sostenute da allegorie e simbologie, dove idee e concetti conquistano lo spazio circostante. Park ha esposto in gallerie e musei in Italia (Firenze, Genova, Pietrasanta, Roma, Torino, Verona, Padova, Milano) e all’estero (Belgio, Corea, Francia, Germania, Inghilterra, Lussemburgo, Olanda, Panama, Polonia, Singapore, Stati Uniti e Svizzera). Attualmente la sua attività lavorativa è sita tra l’Europa, la Corea del Sud e le Americhe.

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Generazione
Il lavoro di Eun Sun Park rappresenta lo stato interiore degli uomini in astratto. I bicromi accostati evidenziano il contrasto fra la bellezza dell’ordine e l’instabilità, la dualità degli esseri umani. La semplicità delle forme quadrate e sferiche esprime l’istinto genuino degli uomini.
E la continua ripetizione manifesta l’espansione spaziale all’infinito come il sogno, la speranza, la volontà, il futuro.

Pomodoro

Bruto Pomodoro
Nato a Milano nel 1961, inizia il suo percorso artistico nel 1994, lasciandosi alle spalle una lunga carriera dedicata al disegno scientifico. Superate le prime esperienze figurative, approda ben presto a una personale ricerca pittorica, rigorosamente astratta, che cerca di coniugare lessici di alcune avanguardie astratte con una propria sintassi simbolico-narrativa, volta a investigare i misteri dell'evoluzione e dello sviluppo delle forme viventi attraverso un attento studio dei rapporti cromatici e compositivi. A partire dal 2005, sviluppa i suoi caratteristici Archetipi nella terza dimensione, attraverso l’utilizzo di collages e resine, per approdare alla scultura tradizionale a tutto tondo, sia in pietra che in bronzo, seguendo un percorso coerente con la sua ricca produzione pittorica, in un equilibrato rapporto fra classicismo e modernità. L’artista vive e lavora in Toscana, a Pietrasanta ed espone dal 1994 le sue opere in numerose mostre personali, pubbliche e private, sia in Italia che all’estero.


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Tangueros
Questa scultura, appartenente al ciclo dei Disgiunti, rispecchia la ricerca che lo scultore concentra sulla trasposizione in chiave astratta della figura umana e i suoi movimenti: quest'opera riprende infatti la ricerca plastica applicata all'anatomia umana, già effettuata da alcuni grandi maestri del XX secolo, volta a superare l'antitesi fra figurativo e astratto, per approdare a un lessico formale universale.

Rotella

Fabio Rotella
Fabio Rotella nasce a Catanzaro nel 1963 in una famiglia di creativi e grazie a questo humus è cresciuto in un ambiente pieno di stimoli, coltivando la sua passione verso l'arte. Trasferitosi a Milano, dove consegue il Master in Industrial e Management Design presso la Domus Academy nell’anno 1988/89, conosce Alessandro Mendini, con il quale collabora come coordinatore di progetti di architettura, design ed eventi culturali presso il suo Atelier dal 1990 al 1995. Nel 1996 fonda lo Studio Rotella, una factory creativa che si occupa di architettura, design e consulenze d’immagine. Nel 2011 riceve dal Ministero Italiano per i Beni e le Attività Culturali l’incarico per la progettazione del primo Museo Italiano permanente all'estero, "Spazio Italia”, all'interno del National Museum of China in Piazza Tienanmen a Pechino.Nel 2013 lo studio inaugura a Pechino, all’interno del distretto 751, “Italian Living Experience”, una project area dedicata alla creatività delle eccellenze italiane e nuova sede dello Studio Rotella. Gli eleganti progetti di Fabio Rotella si contraddistinguono grazie all’impronta artistica e profondamente poetica che li accomunano, realizzati nel rispetto dell’ambiente e della società in continuo mutamento nella quale viviamo, proponendo nuove idee sul vivere gli spazi e concepire l’architettura oggi.
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Rocket for Peace
Il ruolo dell’Arte è quello di essere un riflesso della contemporaneità e di affrontare responsabilmente le problematiche che prendono forma nel nuovo presente. “Rocket for Peace” è un oggetto metafora che richiama l’attenzione sul bisogno di un’idea di pace universale lontana dal concetto impossibile delle bombe buone e intelligenti. È un razzo guidato da un messaggero di pace che distribuisce fiori.

Santachiara

Denis Santachiara

Denis Santachiara inizia il suo percorso di industrial designer da autodidatta, animato da un interesse per la tecnologia e favorito da un’innata predisposizione per il disegno. Inizia giovanissimo come designer nel distretto modenese delle dream car. Una tappa importante nel suo percorso professionale è segnata dalla mostra "La Neomerce. Il design dell’invenzione e dell’estasi artificiale" che cura nel 1984 alla Triennale di Milano e nel 1985 al Centre Pompidou. Questa esperienza con cui indaga l’oggetto performativo e sensoriale diviene la premessa per fondare nel 1989, insieme a Cesare Castelli, Domodinamica, che propone “oggetti animati per la casa”. A Milano approda alla redazione di Modo e incontra Alberto Meda con il quale nel 1986 vince il Compasso d’oro ADI per la pubblicazione del libro “La materia dell’invenzione” cui seguirà un altro Compasso d’oro nel 2004. Nel 1999 è stato premiato con il Good Design Award dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design e nell’aprile 2000 con il Design World Prize. Nel 2010 l’Accademia Italiana lo ha premiato per l’immagine del made in Italy nel mondo. Dal 1988 al 1992 progetta gli interni della Certosa di Avignone e il museo della magia a Blois per il Ministero della Cultura Francese. Nel 1993 realizza gli arredi per la piazza di Toyama in Giappone. Nel ‘96 vince il concorso internazionale ZIP per la città di Saarbrücken e disegna e realizza l’allestimento "The New-Persona" per la Biennale di Firenze. Nel 1998 partecipa alla realizzazione di un nuovo sistema bancario telematico per le Assicurazioni Generali.


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L’Alieno di Vitruvio

È un progetto dell'immaginario extraterrestre, una nuova estetica extraumana ispirata dalla storia aurea dell'arte rinascimentale. Una scultura che parla un linguaggio emozionale, colto ma facile e intuitivo.

Soddu

Stefano Soddu
Stefano Soddu, nato nel 1946 a Cagliari, si è trasferito a Milano dove, dopo aver conseguito una laurea in giurisprudenza, decide di dedicarsi alle arti visive, interessandosi in particolare all'espressionismo materico nel corso degli anni '60. In questo periodo, ha creato opere in plastica e sculture in rame. Nel 1995, ha pubblicato il libro "Risalendo la Corrente" insieme a Mininni, nel quale descriveva la sua esperienza di land art effettuata sul torrente Lambro nei pressi di Canzo, utilizzando esclusivamente materiali reperiti in loco. Questa esperienza ha rappresentato l'inizio di un nuovo progetto artistico che ha visto Soddu utilizzare materiali di recupero (sia industriali che non) nella creazione di opere scultoree, attraverso un meticoloso processo di ricerca estetica ed etica. Lo affascina il mistero della materia, la sua insondabile malleabilità che la scultura prova a codificare ogni volta in modi diversi. Da allora, ha esposto le proprie opere sia in mostre collettive che personali in Italia e all'estero. Le sue opere sono oggi presenti in importanti musei e collezioni pubbliche e private. Nell'anno accademico 2013/2014, Soddu ha fatto parte della Commissione Artistica della Permanente di Milano.
Nel 2022 ha esposto una summa degli ultimi 20 anni di lavoro con "Geometrie del ferro" nel Museo Messina a Milano.
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Piego di Libro

Un "foglio piegato" è il primo elemento per la costruzione di un libro. Simbolo dello stesso. La piega è sbieca a simboleggiare le infinite possibilità del libro, della parola, delle idee.
Così come infinite sono le possibilità dell’arte quale strumento di elevazione dell’uomo in direzione dell’assoluto. L’apparente "inutilità dell’arte" è di fatto "utile" per osservare un "oltre".
La fessura posta su un lato consente, forse, l’accesso a questo "oltre", feritoia aperta sul mistero...

Romano

Giò Colonna Romano
Il design è estro, sorpresa, gioia. È lo stupore di vedere qualcosa di unico per la prima volta. È creare spazi per stare bene e vivere circondati dalla bellezza. È dare un’impronta personale agli spazi indoor e outdoor. È scegliere il proprio elemento ideale che sia scenografia perfetta di emozioni ed esperienze, che diventano ricordi indelebili. Lo sa bene il fondatore Giò Colonna Romano, che ha unito la sua fervida fantasia a un trentennale know-how nella lavorazione delle resine plastiche, facendo nascere SLIDE nel 2002. La prima nota di stupore è il mobile luminoso, diventato subito un must have nel mondo dell'outdoor: nuove forme, materiali e texture tattili hanno conquistato il cuore e le idee di architetti e interior designer del mondo. Gio' ha fatto nascere così collezioni e arredi completi, con nuove forme, le cui linee nascono dalla collaborazione con designer di fama internazionale del calibro di Alessandro Mendini, Paola Navone, Stefano Giovannoni, Fabio Novembre, Marcel Wanders, Karim Rashid, Marc Sadler... Spostando il limite ancora più in là ha chiesto a molti di loro di diventare per una volta artisti e progettare sculture di pura immaginazione, molte delle quali le avete trovate qui.
Lui si è cimentato con "Amore", creando dal suo best-seller un pezzo unico surdimensionato che potesse portare il messaggio anche nel mondo dell'arte.

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PENSANDO AL MUSEO PER TUTTI


MuseoCity organizza nel mese di marzo, insieme al Comune di Milano, uno degli appuntamenti più attesi dell’agenda culturale milanese: Milano MuseoCity. In questa occasione Milano si trasforma in un grande museo diffuso grazie all’apertura coordinata di oltre 100 musei. Un’importante iniziativa per raccontare la città, che nel 2023 ha registrato oltre 80.000 visitatori in soli 3 giorni. L’appuntamento con Milano MuseoCity è per il prossimo anno dall’1 al 5 marzo. Ma MuseoCity è anche un network culturale attivo 365 giorni all’anno che stimola a conoscere il patrimonio culturale di Milano e non solo.

Nonostante sia stata dimostrata l’azione terapeutica, educativa e pacificante di una visita al museo, molte categorie di persone restano titubanti nel varcare le soglie delle istituzioni culturali, per ragioni svariate e difficoltà oggettive. L’associazione si pone quindi come obiettivo per il 2024 di promuovere l’idea di Museo per Tutti, collaborando con i musei del suo network ad aprire le sue porte con maggiore facilità e attrattività. Grazie al ricavato di questa asta, MuseoCity contribuirà a rendere più conosciuti, aperti e accoglienti i musei che ne beneficeranno, abbattendo le principali barriere.

Visita la mostra

Dal 24 al 30 gennaio avrai la possibilità di ammirare le 16 sculture che fanno parte di questa straordinaria collezione. L’appuntamento è in Superstudio Più (via Tortona 27, Milano) tutti i pomeriggi feriali dalle 14.30 alle 18.00 o su appuntamento.
L’ingresso è libero.

Contribuisci a far conoscere la bellezza culturale di milano

Ecco come puoi cogliere l’occasione di sostenere MuseoCity e acquistare una di queste fantastiche opere:


Partecipazione all’asta

l’appuntamento è il 30 gennaio dalle 18.00 alle 20.00. Ad aprire l’evento ci sarà un aperitivo offerto da New Team Banqueting.

Modulo di offerta

compila il documento disponibile su questo sito e invialo entro il 30 gennaio alle 13:00 a asta@superstudiogroup.com. Attraverso questo modulo potrai fare delle pre-offerte, esprimendo in modo chiaro e formale il tuo interesse per le opere d’arte desiderate.

Linea telefonica dedicata

se preferisci una connessione più diretta, è disponibile una linea telefonica dedicata. Contatta l’indirizzo asta@superstudiogroup.com per attivare la linea e ricevere assistenza personalizzata.

Grazie


Esprimiamo la nostra profonda gratitudine a tutte le persone che hanno generosamente contribuito all’organizzazione di questa asta benefica:
Luna Alessi, Elena Bassignani, Omar Bigi, Gisella Borioli, Tommaso Borioli, Leo Bruno, Marco Colonna Romano, Maria Di Palo, Chiara Ferella Falda, Paola Gradi, Giulio Lai, Cristina Morozzi, Elena Pardini, Pier Paolo Pitacco, Flora Ribera, Arianna Susini e Virginia Tassinari.

Un’iniziativa resa possibile grazie alle numerose aziende sponsor che hanno creduto e sostenuto il progetto.